Quaderni di Dipartimento [serie ordinaria – Anno 1996]

 
 
ELENCO DEI QUADERNI DI DIPARTIMENTO
 
 

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ISSN: 2279-9559 (dal n. 1 al n. 157), 2279-9567 (dal n. 158 al n. 363), 2279-9575 (dal n. 364 in poi)

85  Cecilia BENVENUTO
Le opzioni esotiche: Problemi di pricing e copertura [ottobre 1996]
Abstract:
  In questo studio vengono analizzati in dettaglio i vari tipi di opzioni esotiche, suddivise in opzioni path-indipendent (il cui pay-off dipende solo dal prezzo dell'attività finanziaria sottostante a scadenza) ed opzioni path-dependent (il cui pay-off dipende dal sentiero percorso dal sottostnte durante la vita dell'opzione), su attività quali titoli e valute. La finalità è quella di fornire, quando possibile, un confronto tra modalità di pricing e copertura delle posizioni su opzioni esotiche dinamiche, à la Black-Scholes, e statiche, sempre più utilizzate dagli operatori. La modalità statica di replica dell'esotica ha, infatti, il vantaggio di semplificare il procedimento di pricing (ottenuto sommando i prezzi delle opzioni componenti il portafoglio) e di copertura (che non richiede continui ribilanclamenti), agevolando, quindi, la diffusione di tali strumenti.
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84  Stefano FIORI
Conoscenza e informazione in F.A. von Hayek [ottobre 1996]
Abstract:
  La tesi sostenuta in questo lavoro è che nell'opera di Hayek vi siano non una, ma due nozioni di conoscenza. La prima è una conoscenza informazionale consistente in un insieme di dati dispersi fra una molteplicità di agenti. La seconda è una conoscenza potenziale, conosciuta nella letteratura come "conoscenza inarticolata", la quale si manifesta come capacità di utilizzare e rielaborare proficuamente i dati esogeni. Dall'analisi differenziata dei due tipi di conoscenza ha luogo la rivisitazione del concetto hayekiano di "ordine spontaneo" di mercato. Nel corso dell'esposizione si mostra, inoltre, come la "conoscenza tacita" di M. Polanyi differisca dalla conoscenza inarticolata di Hayek. Intine, si cerca di evidenziare come, fin dall'opera di A. Smith, la distinzione fra conoscenza e informazione ponga importanti quesiti circa il funzionamento del mercato autoregolato; quesiti che, con le dovute differenze, si ripropongono all'interno della teoria hayekiana.
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83  Michela VECCHI
Increasing Returns versus Externalities: Pro-Cyclical Productivity in US and Japan [ottobre 1996]
Abstract:
  This paper investigates the phenomenon of pro-cyclical productivity and attempts to discriminate among several competing explanations given in the literature. The study focuses on the United States and Japan. The different industrial relations in these two economics cast a sharper light on the pro-cyclical productivity debate. Although the labour boarding hypothesis has proved to be quite robust, my results suggest that the role of external economies should not be underestimated, especially in the case of Japan.
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82  Aldo FEMIA
Input-Output Analysis of Material Flows: an application to the German Economic System for the year 1990 [settembre 1996]
Abstract:
  Material flows from the envirornment to economic activities constitute a valid basis for the construction of useful, policy-oriented indicators of the potential damage to nature deriving from these activities. Not only direct intake is relevant, but also the "upstream" activation of material. flows through demand for intermediate inputs must be considered in order to assess the envirornmental impact of a certain activity. Input-output analysis provides both a sound methodological basis and a suitable description of the interconnection of economic activities, and can therefore be very useful in the construction of sector-level indicators which respond to this principle. An example of the potentials of input-output analysis is given here, with an application to data referring to the German economy in 1990. We provide and describe a re-allocation of material inputs among final uses, and discuss two examples which are relevant for policy. The existing limitations to this kind of analysis are briefly discussed, leading to the conclusion that it is of the utmost importance to develop national and supra-national systems of Material Flows Accounts, which would provide the necessary information for policy-making.
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81  Pietro ALESSANDRINI
I sistemi locali del credito in regioni a diverso stadio di sviluppo [settembre 1996]
Abstract:
  Il lavoro si inserisce nella problematica dell'articolazione territoriale del sistema finanziario italiano, prendendo in esame i problemi di integrazione dei sistemi locali del credito operanti in regioni decentrate e diversamente sviluppate. A fronte di un quadro operativo in forte evoluzione, i sistemi locali del credito debbono divenire terreno di interscambio secondo un approccio che abbiamo definito "possibilista" , alla ricerca d'ogni possibilità di raccordo interattivo tra reale e finanziario, centro e periferia, grande e piccolo, strumenti innoVativi e tradizionali, negoziabili e non negoziabili. La documentazione raccolta riguarda i sistemi creditizi di due regioni a diverso stadio di sviluppo: la Sardegna e le Marche.
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80  Erica SEGHETTI, Massimo TAMBERI
Competitività, crescita e localizzazione in un settore tradizionale [giugno 1996]
Abstract:
  In questo lavoro viene analizzata la dinamica del settore calzaturiero italiano a partire dal 1960. Tale dinamica Þ osservata da molteplici punti di vista; tuttavia la chiave interpretativa di fondo si basa sullÆidea che lÆaspetto fondamentale da cui partire Þ costituito dalla posizione dellÆItalia nel processo di divisione internazionale del lavoro. Il processo di crescita, i primi segni di declino, le dinamiche localizzative allÆinterno dei confini nazionali possono essere ragionevolmente interpretate come riflessi prima dei vantaggi competitivi che lÆItalia ha mostrato nei confronti dei paesi del centro e nord Europa, poi dellÆemergere di alcuni PVS come principali produttori mondiali. LÆItalia, in questo settore, passa insomma da paese inseguitore a paese inseguito e sembra cominciare quel tipo di parabola discendente sperimentata, a partire da oltre tre decenni fa, da Germania, Francia e Regno Unito.
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79  Marco GALLEGATI
Firm's optimal capital accumulation path with asymmetric informations and debt instead of equity finance [giugno 1996]
Abstract:
  Two Euler equations are obtained from a firm's investment intertemporal dvnamic model where debt finance is the onlv external source of funds and firms face borrowing constraints in the form of a limit to the maximum amount of outstanding debt. As suggested by the hierarchy of finance model they represent the optimal capital accumulation path for firms belonging to different financing regimes. The Euler equations differ for a discount factor function of the nominal interest rate on debt for liquidity constrained firms and of the rate of return on retentions for unconstrained firms. Then, when asymmetric information is a characteristic of the financial markets, liquidity constrained firms will be characterized by a lower optimal capital accumulation path than the unconstrained ones.
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78  Alessandro STERLACCHINI
Inputs and Outputs of Innovative Activities in Italian Manufacturing [giugno 1996]
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77  Roberto GIORGI, Franco SOTTE
Riuscirà il mondo a sfamare se stesso nel 2025? [maggio 1996]
Abstract:
  La possibilità di una crisi alimentare a livello mondiale rischia, allo stato attuale, di coinvolgere non solo le regioni dove minore è la capacità produttiva e di approvvigionamento. I problemi legati alla pressione demografica mondiale, all'uso eccessivo delle risorse, al loro degrado, al processo di integrazione avviato con la liberalizzazione degli scambi potrebbero accentuare le differenze fra Nord e Sud del mondo al punto da rendere non più tollerabili gli squilibri socio-economici e inadeguate le politiche nel fronteggiare i rischi derivanti da una questione alimentare.
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76  Nicola BOARI
Law and Economics in Action: An Efficiency Analysis of Italian Penal Procedures after 1989 [maggio 1996]
Abstract:
  This article aims to shed light about the real effects of a series of Special Procedures (procedimenti speciali) introduced in 1989 in the Italian Penal System. This reform was considered necessary because of the huge backlog of cases and the length of procedures which afflicted Italian criminal courts. In the first part of the paper we briefly describe the main characteristics of the new Code of Criminal Procedure. Furthermore, we analyze the main analogies and differences between the Anglo-Saxon and Italian plea bargaining procedures. In the second part of this study, we address the analysis to empirical evidence, decribing the temporal pattern of the caseload and the impact of plea bargaining procedures adopted by Italian pubic prosecutors. We find an upward trend of the backlog in almost all Italian Appeal Districts during the period examined. In particular, the new accusatorial proceedings introduced by the new Code show a very poor performance. Finally, both a parametric and a non-parametric efficiency analysis for a large sample of Italian courts of first instance (Preture) is provided, in order to test the effectiveness of the reform in getting rid of efficiency differentials among Italian courts in dealing with the backlog. The results show a wide dispersion in the frequency distribution of efficiency degrees.
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75  Tommaso LUZZATI
Una testimonianza sull'ipotesi di piena razionalità [maggio 1996]
Abstract:
  L'osservazione del comportamento dei consumatori in situazioni reali fornisce dati potenzialmente più genuini di quelli che si possono ottenere da esperimenti o da interviste e sondaggi. Questa nota riferisce di una circostanza dalla quale è possibile trarre indicazioni sulla razionalità dei consumatori. Il caso descritto, al di là della conclusione contraria all'assunto di razionalità piena, costituisce un esempio riproducibile ai fini dell'indagine sulla rispondenza empirica di tale assunto.
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74  Fabio FIORILLO
Il problema dell'isteresi in economia: confronto tra isteresi fisica e passeggiate aleatorie, significato e applicazioni economiche [aprile 1996]
Abstract:
  Il termine isterèsi è stato usato per descrivere diversi fenomeni economici, tuttavia non esiste una definizione precisa di tale concetto. In generale tale termine descrive fenomeni in cui l'evoluzione del sistema non è unica e mostra gradi di irreversibilità. L'uso non univoco del termine isteresi crea confusione e difficoltà di dialogo sia tra gli economisti, che tra questi e gli studiosi di altre discipline; inoltre la mancata comprensione dell'isteresi cosi come viene definita dalla fisica, preclude l'uso di alcuni strumenti matematici che possono rivelarsi utili per considerare l'eterogeneità degli agenti economici ed i problemi di path-dependence e lock-in. In generale molti economisti concordano oggi nel definire isteresi i processi con radice unitaria.ll seguente lavoro mette in luce le differenze tra l'isteresi propriamente detta ed i processi con radice unitaria e indica quali esempi di isteresi "fisica" si possono trovare nella letteratura economica. A livello statistico questo lavoro dimostra come la media e la varianza di questi processi di isteresi siano stazionarie e non esplosive. Il concetto di isteresi, cosi formulato, può essere applicato all'analisi di aggiustamenti discontinui compiuti da agenti eterogenei e alle loro implicazioni macroeconomiche.
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73  Paolo Emilio MISTRULLI
Rendita informativa, intermediazione finanziaria e scelte di portafoglio [marzo 1996]
Abstract:
  In questo lavoro si fornisce un'applicazione del paradosso di Grossman e Stiglitz all'intermediazione finanziaria. Gli intermediari finanziari acquisiscono informazioni sulle imprese finanziate e per questa via riducono l'intensità con la quale un tipico fenomeno di moral hazard tende a manifestarsi. Esiste un obbligo di natura normativa di diffusione parziale delle informazioni acquisite sulle imprese e ciò riduce il grado di appropriabilità dei benefici dell'informazione determinando un tipico fenomeno di sub-ottimalità del livello di produzione di un bene che ha natura di parziale escludibilità. ll lavoro fornisce indicazioni circa il grado di diffusione ottimale delle informazioni e fornisce una giustificazione per l'esistenza di rapponi esclusivi di finanziamento.
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72  Stefano FIORI
Ordine visibile e ordine invisibile. Il difficile rapporto fra natura e societ nell'economia politica smithiana e presmithiana (1690-1790) [marzo 1996]
Abstract:
  Il presente lavoro prende le mosse dal seguente quesito: in che misura mutò fra Sei e Settecento la visione delle relazioni fra natura e rapporti economici? Più specificamente ci si domanda se la visione della natura degli autori presmithiani fosse la stessa di Adam Smith e, una volta valutata la possibile differenza, in che misura tale fatto influì sulla modificazione di alcuni paradigmi dell'economia politica. La tesi che, in particolare, si sostiene è che in alcuni autori antecedenti Smith prevalse un'immagine della natura connotata dal carattere della visibilità, alla quale corrispondeva una visibilità dei rapporti sociali. In Smith, per contro, prevalse la coppia concettuale di visibilità e invisibilità, la quale era volta a render conto dei processi di coordinamento non intenzionali (in modo particolare quelli di mercato). Tale dualismo logico viene qui, inoltre, analizzato in relazione ai mutamenti epistemologici delle scienze naturali a Smith contemporanee.
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71  Laura CHIES, Francesco TROMBETTA
Riduzione dell'orario di lavoro e disoccupazione: il dibattito tedesco [marzo 1996]
Abstract:
  Il presente lavoro confronta due teorie sull'uso dell'orario di lavoro come variabile di scelta. In ambito neoclassico l'offerta di lavoro è il risultato di una strategia ottimizzante del lavoratore, date le preferenze e il salario, mentre la domanda dell'impresa è funzione di salario e produttività. L'assunto alternativo ammette solo scelte tra un numero finito di forme contrattuali legali. In tale scenario l'impresa deve gestire efficientemente l'orario di lavoro per minimizzare i costi. Un mercato del lavoro siffatto è di necessità imperfetto e presuppone quindi interventi per recuperare l'efficienza allocativa. anche a livello legislativo con nuove forme di contratti. Prova dei fallimenti del mercato è la dimensione della disoccupazione strutturale occidentale odierna. I risultati positivi della Germania nella gestione contrattuale innovativa dell'orario di lavoro, i suggerimenti tratti da molti lavori empirici in diversi paesi europei, l'enfasi posta dalla Commissione Europea, in particolare nel Piano Delors, sulla centralità della questione dei tempi di lavoro ci hanno spinto ad approfondire l'argomento. Le conclusioni raggiunte portano ad integrare l'una visione con l'altra, poiché vi sono innegabili connessioni tra crescita della produttività, minimizzazione dei costi e uso del tempo per il lavoro. Esse inducono però ad una più attenta riflessione sul ruolo dell'agente individuale e collettivo nella determinazione dei tempi di partecipazione al lavoro per il mercato.
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70  Paolo GUERRIERI, Stefano MANZOCCHI
Patterns of Trade and Foreign Direct Investment in European Manufacturing: "Convergence" or "Polarization"? [marzo 1996]
Abstract:
  The issue of "structural convergence", defined as convergence in national patterns of trade specialization across countries that are quite similar in terms of economic size, per capita income, broad tecnological levels, factor endowments, is addressed in this paper with a focus on five large manufacturing sectors. We find that there is no evidence of a general trend towards convergence in trade specialization across the four largest European economies; moreover, the data point out that the role of foreign direct investment as an engine of "convergence" cannot be taken for granted. We also argue that an analysis of the sectoral features of production and investment is required in order to improve our understanding of international trade patterns.
Citations:   CitEc